Affacciato sul mondo interiore
chiami identità quanto sporge dalla sedia
e sedia la metafora da cui non cadi.
Tocchi lo specchio che hai dentro, rifletti
diventi luce quando il tasto compare.
Gleen Gould: straordinario pianista cristallino, dalla mano leggera e dalla voce incancellabile, suonò per tutta la vita su una cigolante sedia costruita dal padre. Forse sofferente della sindrome di Asperger, di certo testimone di quanto l’interiorità e l’esteriorità si diano insieme.