Inizio anni 80, un paese come tanti attraversato dalla via Emilia, una provincia ancora più provincia di quella raccontata da Tondelli.
Vado alle medie e la vita che conosco è fatta di scuola, oratorio, gelateria e “panchina” del viale, intorno a queste 4 cose avviene tutta la mia socialità.
La vita che ho davanti non riesco nemmeno ad immaginarla.
Il mondo è lontano, chiuso dentro libri che non ho ancora letto e canzoni che non ho ancora ascoltato; internet, fortunatamente, arriverà quando il mondo che volevo l’avrò già divorato e metabolizzato con ogni cellula del mio corpo.
La MTV Generation sono io, perché la musica l’ho guardata in 4/3 sul mio televisore col tubo catodico acceso giorno notte, finestra su un mondo pre-globalizzato che faceva della diversità un valore a cui aspirare.
Vado alle medie, MTV sta per approdare in Italia, per ora la versione nostrana si chiama DJ Television, la radio in TV.
Vado alle medie e pranzo da sola guardando DJ Television.
Anteprima assoluta del video di una nuova cantante americana che si fa chiamare Madonna, come quella del rosario.
Like a Virgin, come una vergine, spiega DJ Linus alla TV.
BOOOM!
Guardo quella ragazza vestita di stracci, col trucco pesante muoversi come un’invasata su una gondola a Venezia.
Vado alle medie e studio francese e non capisco una parola di quello che canta, ma so esattamente cosa mi sta dicendo.
Vado alle medie e Madonna mi dice che posso essere un po’ volgare e sfrontata e mettere il rossetto rosso, e nessuno me lo aveva mai detto in quel paese avvolto dalla nebbia della Pianura Padana.
Vado alle medie e da grande voglio essere libera come Madonna.
Madonna – Like a Virgin, Maddalena Merlino
